Storia di una ladra di libri
Il 27 gennaio, si ricordano tutte le vittime dell’Olocausto, un periodo buio della nostra storia. Tutti gli organi di stampa ne parlano affinché nessuno possa dimenticare cosa accadde.
Quel giorno, in televisione, vengono proiettati documentari e film che parlano di quel triste periodo. Tra le numerose proiezioni, quest’anno, ho visto un film che mi a colpito particolarmente, “Storia di una ladra di libri” tratto da un romanzo di Markus Zusak.
La storia era ambientata nel periodo storico della seconda guerra mondiale dove, una coppia di fratelli, rimasti orfani, viene adottata da una famiglia tedesca. Ovviamente lo sfondo di tutto era il dramma della guerra, senza contare che uno dei due fratelli muore durante il viaggio per raggiungere la famiglia che li avrebbe adottati. Quando tutto sembra finire nel buio più totale, quella bambina, rimasta sola al mondo, trova un modo per guardare avanti.
Non si da per vinta, ha voglia di vivere e, come tutti i bambini, ha voglia di conoscere e scoprire. Con l’aiuto del patrigno impara a leggere e ad amare la lettura, i libri e quel mondo fantastico che c’è dietro. Un mondo in cui si può evadere, dove c’è speranza, dove uno scrittore, a volte, ama rifugiarsi. Quei libri che ti permettono di farti stare in qualunque parte del mondo anche se intorno a te sta scoppiando una guerra. Quelle parole che danno speranza, che ti fanno sognare, con le quali puoi creare un futuro migliore grazie al potere che hanno.
Un film davvero toccante, da non perdere e, vi assicuro, che alla fine avrete voglia di prendere un libro e di iniziare a leggere, proprio come è capitato a me.
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